Tragica scoperta a Negrar: coppia di anziani trovata mummificata in villa abbandonata

Tre ragazzi scoprono i corpi di una coppia di anziani in una villa abbandonata a Monte Ricco, Negrar, dopo tre mesi dalla morte. Indagini della Questura di Verona su un possibile avvelenamento da monossido.
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Tragica scoperta a Negrar: coppia di anziani trovata mummificata in villa abbandonata - unita.tv

Un evento inquietante ha scosso la comunità di Negrar, in provincia di Verona, dove tre ragazzi hanno fatto un macabro ritrovamento all’interno di una villa abbandonata. Nella giornata di lunedì 17 marzo, i giovani esploratori urbani hanno trovato i corpi di una coppia di anziani coniugi, deceduti da almeno tre mesi. Questo episodio solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla vita solitaria di alcune persone, che possono rimanere invisibili per lungo tempo.

Il ritrovamento nella villa di Monte Ricco

La scoperta è avvenuta in una villetta situata a Monte Ricco, un’area collinare sopra la frazione di Parona, al confine tra i comuni di Verona e Negrar. I tre ragazzi, appassionati di ‘urbex’, si sono introdotti nell’abitazione abbandonata spinti dalla curiosità di esplorare luoghi dimenticati. Una volta all’interno, si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante: i corpi dei due anziani, in uno stato avanzato di mummificazione, giacevano all’interno della casa. Le prime stime indicano che il decesso risalirebbe a circa tre mesi prima del ritrovamento.

Indagini e cause del decesso

Le autorità competenti, in particolare la Questura di Verona, hanno avviato un’indagine per fare chiarezza sulla vicenda. La Procura di Verona ha ordinato un’autopsia per determinare con certezza le cause del decesso. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi più probabile: un’intossicazione da monossido di carbonio. Si sospetta che la coppia possa essere stata colpita da questo gas tossico, forse a causa di un camino acceso per riscaldarsi durante i mesi invernali. Questo tragico evento si è consumato nel silenzio della loro casa isolata, senza che nessuno si accorgesse della loro assenza.

La vita riservata degli anziani

Dalle informazioni raccolte, emerge che i due coniugi conducevano una vita estremamente riservata, con pochi contatti con il mondo esterno. La loro esistenza solitaria ha contribuito a far sì che il loro dramma rimanesse inosservato per un lungo periodo. Non avendo parenti stretti o vicini con cui interagire, la loro morte è passata inosservata fino alla scoperta accidentale da parte dei tre giovani esploratori. Questo episodio mette in luce una realtà spesso trascurata: molte persone, specialmente gli anziani, possono vivere in isolamento, senza che nessuno si accorga della loro situazione.

La comunità di Negrar e i comuni limitrofi sono ora scossi da questa scoperta, che invita a riflettere sull’importanza di mantenere i legami sociali e di prestare attenzione a chi vive in solitudine. La tragedia di questa coppia di anziani è un monito per tutti noi, affinché non si trascuri il benessere degli individui più vulnerabili.