Un tragico episodio ha scosso la comunità di Roma, dove Sheena Lossetto, una ragazza di soli 14 anni, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto il primo marzo 2021. La giovane si trovava a bordo dell’auto di famiglia, coinvolta in un impatto con una volante della Polizia di Stato, impegnata in un inseguimento. La madre di Sheena, Lucia Zito, ha rilasciato dichiarazioni che evidenziano la confusione e l’errore che hanno caratterizzato quel giorno drammatico.
La testimonianza della madre: un errore fatale
Lucia Zito ha raccontato la sua esperienza, esprimendo il dolore e la frustrazione per la perdita della figlia. “Il giorno dell’incidente, la polizia ci ha scambiato per criminali”, ha dichiarato, sottolineando come l’auto della famiglia fosse identica a quella dei rapinatori in fuga. La madre ha descritto il momento immediatamente successivo all’impatto, quando si è risvegliata in macchina e ha chiesto aiuto a un poliziotto, ricevendo una risposta brusca e priva di empatia. Questo episodio ha messo in luce la mancanza di comunicazione e comprensione da parte delle forze dell’ordine in un momento di grande emergenza.
Secondo la ricostruzione fornita dagli avvocati, l’auto dei Lossetto, una Fiat Punto grigia, era in tutto e per tutto simile a quella dei fuggitivi, ma con una targa diversa. Questo errore ha avuto conseguenze devastanti e ha portato la madre di Sheena a chiedere giustizia, chiedendo di essere interrogata dal tribunale di Roma per chiarire le circostanze di quel giorno.
L’incidente e le conseguenze legali
L’incidente ha avuto luogo lungo via di Salone, nella zona di Settecamini, mentre la famiglia Lossetto stava tornando a casa dopo una giornata trascorsa al centro commerciale. Sheena, insieme a suo fratello e ai genitori, stava transitando quando la volante della polizia ha centrato la loro auto, causando un impatto violento. Purtroppo, per la giovane non c’è stato nulla da fare; le ferite riportate erano troppo gravi.
Le indagini hanno portato a un rinvio a giudizio per Pierluigi Tarsia, l’agente alla guida della volante, accusato di omicidio stradale. Secondo la Procura, Tarsia avrebbe violato le norme di prudenza e diligenza, invadendo l’altra corsia mentre era impegnato nell’inseguimento. Questo aspetto ha sollevato interrogativi sulla condotta degli agenti durante operazioni di questo tipo e sulla necessità di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
La comunità e la richiesta di giustizia
La tragica morte di Sheena Lossetto ha suscitato una forte reazione nella comunità locale, che si è unita al dolore della famiglia. La richiesta di giustizia da parte di Lucia Zito non è solo un appello personale, ma rappresenta anche un grido di allerta per la sicurezza stradale e la responsabilità delle forze dell’ordine. La vicenda ha messo in luce la necessità di una maggiore attenzione e formazione per gli agenti, affinché situazioni simili non si ripetano in futuro.
La storia di Sheena è un triste promemoria delle conseguenze che possono derivare da errori e malintesi, e la sua famiglia continua a lottare per ottenere risposte e giustizia. La speranza è che questo tragico evento possa portare a un cambiamento significativo nelle procedure di sicurezza e nelle modalità di intervento della polizia, affinché altre famiglie non debbano affrontare un dolore simile.