L’Umbria si sta affermando come una delle principali mete italiane per il turismo esperienziale, un settore che trae impulso dalle sue squisite eccellenze agro-alimentari. Prodotti come birra artigianale, cioccolato, olio extra vergine di oliva e tartufo non solo conquistano i palati dei turisti, ma rappresentano anche un volano economico significativo per la regione. I dati provenienti da un’indagine dell’Osservatorio Isnart sull’Economia del turismo evidenziano l’importanza di questo fenomeno, dimostrando come il turismo legato al cibo e alla cultura stia guadagnando terreno in Umbria.
Un’indagine rivelatrice sull’enogastronomia umbra
Durante la Borsa internazionale del turismo di Milano, il segretario generale della Camera di commercio dell’Umbria, Federico Sisti, e il dirigente Isnart Paolo Bulleri hanno presentato i risultati di uno studio che analizza il turismo esperienziale nella regione. “L’indagine – ha dichiarato Sisti – dimostra chiaramente la crescente attrattiva del turismo esperienziale in Umbria, un settore che continua ad espandersi e che attira visitatori con un potere d’acquisto superiore alla media”. L’ottimo rapporto qualità-prezzo che l’Umbria riesce a offrire si distingue come un fattore chiave per attrarre una clientela sempre più numerosa.
In particolare, lo studio si è concentrato su settori che presentano un grande potenziale di sviluppo, escludendo l’enoturismo, che è già ampiamente sviluppato. Si è, invece, posta attenzione su esperienze più emergenti legate a eventi enogastronomici, che, non solo offrono un impatto economico positivo, ma fungono anche da importanti mezzi di promozione per il settore turistico regionale. Questo approccio mira a valorizzare ulteriormente il patrimonio agro-alimentare umbro, promuovendo la ricerca e lo sviluppo di nuove esperienze per i visitatori.
Crescente attrattiva della gastronomia umbra
Il rapporto mette in luce un trend significativo: nel 2024, oltre il 20% dei turisti ha scelto l’Umbria principalmente per la sua offerta gastronomica, mentre quasi il 30% è stato attratto dalla qualità della ristorazione. Le statistiche rivelano comportamenti di acquisto interessanti: l’8,8% degli intervistati ha acquistato prodotti tipici locali, mentre il 9,5% ha deciso di pranzare in ristoranti stellati o gourmet. In aggiunta, il 6,1% dei visitatori ha partecipato ad attività legate a eventi enogastronomici e il 13,9% ha visitato cantine e frantoi, il che indica un crescente interesse per l’approfondimento del settore agro-alimentare.
La spesa media giornaliera dei turisti in Umbria riflette questa dinamica positiva: i visitatori spendono mediamente 26 euro in ristoranti e pizzerie, 24,40 euro per l’acquisto di prodotti locali, e 7,60 euro nei bar e caffetterie. Questi dati confermano che l’enogastronomia rappresenta non solo un interesse, ma una vera e propria necessità per i viaggiatori che visitano la regione.
Il profilo del turista umbro
Analizzando il profilo dei turisti che visitano l’Umbria, emerge che la generazione Y è predominante, rappresentando il 40,1% dei visitatori. Si tratta principalmente di individui con un alto livello di scolarità, che si attesta al 27,7%. Inoltre, il 62,2% dei turisti ha un reddito medio-alto, ben al di sopra della media nazionale che si colloca al 39,9%, creando una nicchia di clientela interessante per le aziende locali.
L’indagine ha coinvolto 500 attività commerciali legate alla produzione di olio, tartufo, birra e cioccolato. Un dato significativo è la distribuzione del settore: il 48,6% delle aziende è attivo nel comparto olivicolo, le quali si confermano le più apprezzate dai turisti, seguite da agriturismi , hotel e produttori di tartufo . Questo panorama suggerisce un potenziale di crescita robusto per le produzioni agro-alimentari umbro.
Eventi e promozione digitale: leve per il turismo
L’Umbria ospita una serie di eventi enogastronomici di grande richiamo che attraggono visitatori da ogni parte del mondo. Tali manifestazioni non solo generano un impatto economico positivo, ma sono anche strumenti di promozione cruciali per il turismo regionale. Le aziende stanno investendo sempre di più in strategie di marketing digitale per raggiungere un pubblico più ampio, con il 43% che utilizza i social network per comunicare le proprie esperienze, il 31% che fa uso del mailing per mantenere il contatto con i clienti e il 25% che investe nella creazione di siti web ufficiali.
Il trend verso un turismo più sostenibile si sta sviluppando in Umbria, con le aziende che investono in certificazioni ecologiche e tecnologie innovativi per limitare l’impatto sull’ambiente. Parimenti, l’espansione del turismo digitale e le piattaforme di prenotazione online stanno trasformando il modo in cui i turisti interagiscono con il territorio, creando nuove opportunità per una fruizione più consapevole e arricchente delle bellezze della regione.